Negli anni cinquanta l'America e la sua "nuova generazione" cercavano nuovi
modi di esprimersi e di intendere il rock and roll.
La musica era ormai stata influenzata dall'avvento di Elvis e il pubblico
era aperto a nuove mode e nuove tendenze, iniziavano a sentirsi le prime
chitarre distorte e i primi "urlatori" del rock and roll.
I Rolling Stones avevano dato una grande svolta alla musica già con i primi
dischi, ponendo in risalto le chitarre e la batteria incalzante, con ritmi
semplici ma incisivi, unendo blues e puro rock garage; tutto appariva
incredibilmente giovane e fresco, tanto che già nel 1965 centinaia di gruppi
seguivano le orme degli Stones. I
giovani si dividevano fra chi puntava alle melodie strizzando l'occhio anche
ai più sperimentali Beatles, che esploravano tra pezzi lenti e canzoni
alluginogene le nuove possibilità della musica rock, chi invece ricercava
soltanto il rock crudo e veloce come alternativa all'ormai superato Elvis
che nella metà degli anni sessanta era ormai apprezzato soltanto dalla
vecchia generazione e da qualche irriducibile fan.
Il fenomeno Stones e Beatles si estese trovando l'apice nel 1966 quando
innumerevoli gruppi, ognuno con caratteristiche proprie, portavano alla luce
tutti i sentimenti di ribellione che erano nell'aria in quei tempi in
America.
Nacquero
generi come il garage (che univa elementi di musica punk inglese), il
freakbeat, di indubbia influenza Beatles, ma il tutto appariva
incredibilmente nuovo.
A questo si aggiunse Jimi Hendrix uno dei più grandi chitarristi della
storia, il quale apportò una buona dose di psichedelia con un autentico
virtuosismo musicale.
Il successo del festival di Woodstock, nell'estate del 1969, fu la
consacrazione della nuova cultura giovanile: mezzo milione di persone si
riunì per tre giorni, ritrovandosi a condividere, grazie a un grandioso
concerto, passioni politiche, gioie e problemi nel segno del folk di Joan
Baez e Bob Dylan, ma anche e soprattutto della nuova musica rock.
Il
rock estremamnete politicizzato di quegli anni ebbe due figure più
intellettuali:
-i Velvet Underground che con Lou Reed autore dei testi, cambiarono
radicalmente la definizione di rock.
Autori di soli 4 album, i Velvet Underground scrissero due pietre miliari
del rock: The Velvet Underground & Nico e White Light/White Heat.
-i
Doors storico gruppo rock autore di indimenticabili melodie e testi
interessanti anche da un punto di vista letterario e poetico, grazie al
genio di Jim Morrison voce del gruppo.
Da ascoltare l'album di esordio omonimo,il successivo Strange Days e l'album
della rinascita Morrison Hotel, che contiene la stupenda Roadhouse Blues.
Il rock and roll americano ebbe un grosso impatto in tutto il mondo, ma
probabilmente le influenze maggiori si fecero sentire nel Regno Unito.
Innumerevoli giovani inglesi ascoltavano il rythm and blues e i pionieri del
rock, iniziando a formare i loro gruppi.
La Gran Bretagna divenne un nuovo centro del rock, portando al fenomeno
detto British Invasion dal 1958 al 1969. Primi
fra tutte le band inglesi, i Beatles la band più ammirata, pietra miliare
della storia della musica moderna.
I Beatles realizzano il cambiamento che porta alla musica che oggi
ascoltiamo, trasformano le radici blues e jazz, comuni a tutta la musica
moderna, in qualcosa di molto piacevole da ascoltare ma non banale, anzi
estremamente curato nei testi e nella composizione.
Brani che ancora oggi dopo più di 40 anni non hanno perso nulla della loro
freschezza e originalità.
Pur non essendo la prima band inglese a sbarcare in America, i Beatles
aprirono la strada all'invasione con la loro prima visita negli Stati Uniti
nel 1964.
Mentre la Beatlemania dilagava, si affermarono altri gruppi come i Rolling
Stones,gli Animals e gli Yardbirds, dove suonava Eric Clapton, altro grande
su cui girerà gran parte della musica degli anni 70.
Tra gli altri gruppi inglesi di grande successo negli anni sessanta
ricordiamo i Kinks, gli Small Faces e gli Who.